News Cattolica
La spiaggia di ieri e di oggi
Una vecchia cartolina in bianco e nero degli anni 60 porta, con sobrietà, la scritta “Cattolica – Spiaggia” nell’angolo in basso a destra. La prendo tra le mani per osservarla più da vicino. A prima vista, sembrerebbe che nulla sia cambiato: si vede la spiaggia piena, viva, un vialetto di piccole cabine in legno e, sullo sfondo, l’inconfondibile profilo di Gabicce Monte.
Eppure, guardando meglio, tutto appare diverso, come se quell’attimo d’estate fissato in fotografia racchiudesse l’essenza di un’epoca ormai lontana. Si distinguono le tende, prima ancora degli ombrelloni. E non mancano forse le scogliere in mare? Guardate bene le cabine: nessuna piscina immensa, nessun gioco per bambini, nessun centro benessere con jacuzzi…
“La vita da spiaggia di quegli anni era più semplice : sabbia, mare, tanto sole. I bagnini vivevano al mare, nella cabina del ‘bagnino’: ufficio, cucina e camera.” descrive Mirella, socia dell’Altamarea. Lei che ha sempre vissuto, fin da piccola, con i suoi genitori, sulla spiaggia. “Il mio ricordo più dolce è guardare il tramonto assieme alla mia famiglia, tutti a sedere al tavolo in spiaggia e mio padre che cuoceva il pesce arrosto sul fuocone. Gli stranieri si avvicinavano incuriositi e attirati dal buon profumo di pesce che faceva venire l’acquolina in bocca… Io ero felicissima perché mi sentivo fortunata ad essere in spiaggia 24 ore al giorno. Al mattino mi svegliavo ed già ero pronta a giocare con i bambini che ogni anno tornavano a passare le vacanze a Cattolica” racconta Mirella, per la quale Altamarea “ora è una parte di me…”
Allora, è chiaro, non è un’epoca che ho vissuto. Ho quasi 25 anni, sono nata e cresciuta nel nord della Francia. Eppure, ogni volta che i miei piedi toccano la sabbia carica di storia dell’Altamarea, non posso fare a meno di pensare a tutte le persone che, prima di me, hanno riso qui, hanno preso il sole, si sono rilassate, hanno vissuto le estati più belle della loro vita. C’è qualcosa di profondamente emozionante nel sapere che un luogo conserva le tracce della felicità di chi lo ha vissuto.
Oggi la spiaggia è cambiata, ma il suo cuore batte ancora. I colori sono più vivaci, le strutture più moderne, i servizi moltiplicati. E l’Altamarea ha mantenuto questa doppia anima. Da una parte, il rispetto per la tradizione: l’atmosfera accogliente, “gentilezza e familiarità: non dimenticare le nostre origini e le peculiarità del sistema balneare romagnolo” dice Mirella, il servizio attento, la spiaggia curata. Dall’altra, uno sguardo al futuro, con servizi moderni e attività per tutti i gusti. “La vita di spiaggia ancora oggi è splendida e appetibile ma il cliente è più esigente, il sole e il mare non basta più ai giovani”, precisa.
Oggi più che mai, l’Altamarea è quel luogo speciale dove si intrecciano memoria e presente, dove ogni estate è un rifugio di leggerezza e ogni tramonto sospende il tempo. E sicuramente non serve avere vissuto il passato per percepirne la bellezza.